A BOLOGNA IL CONVEGNO SULL’ORSO MARSICANO

Il convegno sotto l’Alto Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare si è tenuto, il 20 ottobre 2018, nella sede altamente simbolica dell’Aula dedicata ad Alessandro Ghigi, nell’università di Bologna .

L’incontro – il primo convegno scientifico dedicato esclusivamente all’orso marsicano – è nato dalla volontà di rilanciare ed integrare le strategie di conservazione di una entità faunistica di cui si sta finalmente cominciando ad apprezzare l’unicità a livello internazionale. L’intento, nel solco dell’appello del gennaio 2013, era quello di ribadire l’importanza di perseguire da un lato un ‘modello appenninico’ nelle politiche di gestione e di tutela e dall’altro proporre interventi volti a preservare il prezioso patrimonio genetico della piccola minacciata popolazione appenninica di orso.

Dall’Università di León sono intervenuti Luis Anel e Mercedes Álvarez che si occupano da oltre venti anni di banche del germoplasma, di criopreservazione di materiale genetico dell’orso bruno in Spagna. Sempre nel campo della riproduzione era attesa la testimonianza del prof. Cesare Galli che attualmente coordina un team internazionale che si occupa del recupero di specie sull’orlo dell’estinzione, o già virtualmente estinte, come il rinoceronte di Sumatra e il rinoceronte bianco del nord, utilizzando tecniche all’avanguardia. Purtroppo per un contrattempo dell’ultima ora non gli è stato possibile essere con noi.

A rimarcare l’importanza e l’interesse dell’orso marsicano sono intervenuti tassonomi, paleontologi e genetisti (La Sapienza, University of Liverpool, ISPRA) che hanno illustrato i risultati dei più recenti studi.

L’evento, cui ha collaborato la  Fondazione dell’Università di Torino “Centro Ricerche per la Gestione della Fauna Selvatica” Sampeyre, ha inoltre ottenuto il patrocinio dell’Università degli Studi di Bologna – Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, del  Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, dell’Associazione  Ekoclub International e della Società dei Naturalisti e matematici di Modena. Hanno inoltre aderito l’Unione Bolognese Naturalisti e la Società Emiliana Pro Montibus et Sylvis.

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